Cos’è e come funziona l’osmosi inversa?
La depurazione ad osmosi inversa è la tipologia di trattamento dell’acqua più efficace che ci sia sul mercato, relativamente al fatto che è il sistema di filtraggio che va a depurarla in maggior misura, ovvero impoverisce l’acqua a tal punto da renderla pura.
In termini tecnici l’osmosi inversa è il processo in cui si forza il passaggio delle molecole dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata, applicando alla soluzione più concentrata una pressione maggiore rispetto alla pressione osmotica; in natura il processo ad osmosi funziona esattamente al contrario (dalla soluzione meno concentrata le molecole si muovono verso la soluzione più concentrata), per questo motivo è necessario l’impiego di una forza esterna, che spinga la soluzione più concentrata verso quella meno concentrata (da qui il termine di osmosi “inversa”).
Nella pratica la parte del solvente (l’acqua in questo caso) con più alta concentrazione di molecole al suo interno (detta anche soluto) viene trattenuta grazie all’impiego di una membrana semipermeabile, consentendoci di ottenere un solvente puro (un’acqua pura priva della quasi totalità delle molecole).
Quindi possiamo sintetizzare dicendo che l’osmosi inversa è un processo a membrana che consente di rimuovere dall’acqua la quasi totalità delle sostanze in essa presenti, sia sospese che disciolte come ad esempio batteri, metalli pesanti e sali minerali disciolti.
Si tratta di un processo fisico-chimico e non puramente fisico come avviene per la semplice filtrazione, dove la separazione delle molecole contenute nell’acqua è correlata alla dimensione dei pori dei filtri stessi (minore è la dimensione dei pori, maggiore è la capacità filtrante), ma la membrana consente il passaggio delle molecole idrofile (simili all’acqua) per un’affinità chimica che trattiene e scarta tutto il resto.
Tra le sostanze che vengono trattenute e scartate nei sistemi ad osmosi inversa troviamo: arsenico, piombo, cromo, pesticidi, nitrati, cadmio, zinco; la rimozione di queste molecole avviene anche fino al 98% in alcuni casi, rendendo l’acqua purissima, ma estremamente povera di sostanze, soprattutto di sali minerali.
Naturalmente un’acqua troppo povera non è adatta a un consumo quotidiano in ambito domestico, per questo i moderni impianti di depurazione ad osmosi inversa offrono al consumatore la possibilità di regolare la quantità di sali minerali (la quantità di contenuto salino o TDS) all’interno della propria acqua osmotizzata.
Nello specifico è possibile reintegrare una parte di sali minerali nell’acqua, grazie ad un’apposita valvola che è in grado di miscelare l’acqua osmotizzata con una parte di acqua microfiltrata; in questo modo l’acqua è sicura contro gli inquinanti e possiede un’adeguata concentrazione di contenuto salino per la nostra alimentazione quotidiana, senza creare alcun tipo di problema o danno.
Questa tipologia di trattamento dell’acqua è molto importante dove si hanno acquedotti con bassi livelli di qualità: in alcune zone è difficile assicurare un certo livello di purezza nell’acqua, troviamo tracce di molti inquinanti come diserbanti, pesticidi e antiparassitari; in questo caso l’osmosi inversa gioca un ruolo fondamentale, purificando la nostra acqua in maniera approfondita.
Esistono anche circostanze in cui una depurazione ad osmosi inversa è superflua, per via della buona qualità dell’acquedotto; in questi casi è sufficiente un impianto a microfiltrazione o a ultrafiltrazione per eliminare le sostanze eccedenti e potenzialmente dannose per il nostro organismo.
I nostri impianti di depurazione ad osmosi inversa come funzionano?
Abbiamo letto che cos’è l’osmosi inversa e come funziona principalmente questo processo fisico-chimico, ma nel dettaglio come si applica tutto questo nel concreto? Ci sono tantissimi impianti di depurazione dell’acqua in circolazione, per questo motivo posso solamente parlarvi di quelli trattati dalla nostra azienda Vita Depuratori.
Prima di tutto è necessario specificare che ognuno dei nostri impianti di depurazione ad osmosi inversa è composto da diverse componenti fondamentali, indipendentemente dal modello:
- un sistema di pre-filtrazione (filtro a carbone attivo + filtro a sedimenti), fondamentale per la longevità delle membrane osmotiche; è vero che le membrane sono la parte più importante in un impianto di depurazione ad osmosi inversa, ma è altrettanto importante avere un adeguato sistema che filtra l’acqua prima che essa venga spinta nelle membrane osmotiche, per garantire un livello di sicurezza maggiore sulla qualità dell’acqua e per rendere l’impianto più efficiente possibile (vale a dire che le membrane durano di più e lavorano anche meglio dovendo adoperare un’acqua “meno sporca”)
- due membrane osmotiche, il cuore di tutto l’impianto di depurazione ad osmosi inversa; la loro capacità di erogazione, espressa in GPD (Gallons Per Day), è un parametro da considerare quando si valuta un depuratore ad osmosi inversa
- pompa, un elemento di cruciale importanza che permette al processo di osmosi inversa di realizzarsi; questo componente deve esercitare la pressione corretta e deve avere una potenza adeguata, per evitare di ritrovarsi con un depuratore inefficiente
- regolatore di TDS, è una valvola che consente di miscelare una parte di acqua microfiltrata (significa che non è ancora passata nelle membrane osmotiche) con l’acqua osmotizzata ottenuta a fine processo; la sua utilità è elevata, perché ci consente di remineralizzare l’acqua a nostra discrezione, senza dover utilizzare per forza un filtro con sali minerali aggiuntivi a fine trattamento
Per rendere più chiaro il percorso che l’acqua compie prima di essere erogata dai nostri impianti di depurazione ad osmosi inversa, abbiamo realizzato questo disegno esemplificativo.
L’acqua in entrata passa prima nel filtro a sedimenti, poi nel filtro a carboni trasformandosi in acqua microfiltrata prima di finire nella pompa; quest’ultima spinge l’acqua dentro le membrane con una pressione adeguata. Tra la pompa e le membrane, vi è la valvola che controlla la salinità dell’acqua (o TDS); essa viene regolata in modo da permetterci di remineralizzare l’acqua osmotizzata con una parte di acqua microfiltrata, mantenendo l’acqua in uscita pura e leggera, ma non del tutto priva di sali minerali. Quando l’acqua passa attraverso la prima membrana, si dividerà in due: una parte di acqua osmotizzata e una parte di acqua di scarto; quest’ultima passa nella seconda membrana dove viene ulteriormente purificata riducendo al minimo la percentuale di acqua scartata.
Tutti i nostri impianti di depurazione ad osmosi inversa sono a produzione diretta, non abbiamo impianti ad accumulo per via degli svantaggi in termini di prestazioni. Infatti, gli impianti a produzione diretta, attraverso la pompa spingono l’acqua da trattare nella membrana e sono in grado di produrre un flusso consistente di acqua osmotizzata.
I nostri modelli di depuratori ad osmosi inversa sono KOSMO, KOSMO UP e KOSMO MINI; hanno lo stesso funzionamento, ma sono versioni differenti adatte a diversi casi d’utilizzo.
KOSMO si posiziona sotto al lavello ed eroga un’acqua naturale, naturale refrigerata e refrigerata frizzante.
KOSMO MINI con le sue contenute dimensioni può essere posizionato sotto allo zoccolo della cucina ed eroga acqua naturale a temperatura ambiente. Grazie alle sue componenti interne può erogare anche acqua frizzante sempre a temperatura ambiente (versione GAS) o addirittura acqua remineralizzata grazie a un post-filtro contenente sali minerali (versione ALKA).
KOSMO UP è l’equivalente di KOSMO, con la differenza che si posiziona sopra il top della cucina.
Vita Depuratori offre un servizio di consulenza gratuita per qualsiasi esigenza, contattaci senza impegno per chiarire i tuoi dubbi o per chiederci qualsiasi cosa sulla depurazione dell’acqua.
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